oh gentil canto, natura e atmosfera di tutto, vittoria di cento corone
perché a me questa sorte ? tu che cammini danzando nella pria dei silenti di un paesaggio da sogno, spiegami perchè il mio risveglio non corre più a definizione, spiegami perchè questa eterna sofferenza non diventa più disperazione
madre natura:
oh certezza e illusione, speranza e disperazione , sei lontano dal mondo più audace e bella nel mio azzurro giace, sei soltanto tensione feroce e tormento, natura dolore e fermento ti ricordo di essere speciale su questa terra, ti ho sentito parlare molto di una natura morta trafitta di dolore, ma che cos'è che sonnolente e stanca riporta a questi versi nella bontà del tuo animo, fasci di luce cadono davanti a me, tutto il mio fare e tutto il mio bene, sono l'esito genetico delle verdi terre, ti prego pellegrino ricongiungiti verso di me, non perderti di nuovo
ma stanco di camminare il pellegrino gli risponde:
oh madre natura, perchè proprio io, di notte e di giorno corro con il singhiozzo della vita sulle spalle , lamentandomi della morte come fosse olio grezzo per le mie lucenti ali
perché non trasudi un pò di mia necessità per rivivere in mezzo a me stesso, e perché
mi trovi sempre stanco nel momento del bisogno, io mi inchino davanti a tale bellezza ma la corona dell' amore manca, e nemmeno una rosa la ornerà per questo grande dolore, ti prego accompagnami in mia gloriosa mente alla tua voce misteriosa ( forse)
da un incontro con marta ad una conferenza sull'amore di cracolici
...mi dice anch' io recito poesie
si ma dove le hai scritte ?
no, io le so tutte a mente .....
e parte ...
da "UT SIA POETRY"
VII libro III settima
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