mercoledì 9 novembre 2011

ALL' ULTIMa GOCCIa

ALL' ULTIMa GOCCIa

Quel che vedo è in me

Quello che osservo si attiva dentro di me

Quello su cui mantengo la mia attenzione
risponde attraverso di me e provoca una sensazione…

Quello è il mio centro del momento,
è dove mi trovo rispetto a quella qualità
è come risuono rispetto a quella frequenza

è quello che sono e che vuole crescere…
perché?.....................non esiste un perché
è così che funziona

quello che sono cerca di trovare qualcosa di meglio
attraverso quello che va a incontrare

vi sono infiniti piani di contatto,
la vera crescita è quella che rispetta
ciò che emerge
ciò che è pronto
ciò che affiora e chiama …

si, è anche possibile penetrare
ma si crea ancora dolore
senza sapere come potremmo reagire…

si può anche veleggiare al di sopra
ma si finisce per non sentirsi più,
perdendo il gusto, il nutrimento,
assopendosi e intorpidendosi
nell’inconsapevole apatia
che giorno dopo giorno ti porta via…

oggi ci si divide in due grandi eserciti

l’incisivo ostinato….
sempre ad aspettare che qualcuno si dia una mossa
e mai a partire

l’apatico recriminante…
sempre a chiedersi come mai non lo lasciano respirare
o meglio spirare in pace

due vecchi generali
unici sopravvissuti
dopo infinite battaglie

insieme in un vecchio locale dissestato
teste chine, schiene curve
sguardi fissi sulla luce riflessa dal bicchiere di whisky
in attesa di qualcosa...

che ad un tratto arriva…

si alzano le teste,
si incrociano gli occhi,
per la prima volta si riconoscono,
un vecchio brivido percorre il tremore
di un brindisi all’ultima goccia…..
e di quel volo del vetro che lanciato alle spalle
va in frantumi nel fuoco



da: "INCONTRO AL PRIGIONE"
secondo libro edito della prima settima