giovedì 17 novembre 2016

PHATOS


LA FORZa DELLA VULNERABILITà      I parte

tu non ce la fai ...
mi dici che stai male ...

ma non pensi che gli altri possono stare come te ?
pensi di essere l'unica a soffrire ?

pensi che questo egoismo del soffrire
non sia la fonte e possa alimentare il tuo star male ?
e infatti ora che ci penso non è vero che lo alimenta ...

l'egoismo ne è la causa di quella sofferenza

l'egoismo è l'alibi dietro cui il male risiede
la forza per andare oltre si chiama umiltà

e la più bella umiltà che io conosca è la condivisione della sofferenza

quanto siamo miseri quando nel dolore
non troviamo la luce per aprire il nostro cuore

a me è successo qualche mese fa
e ho avuto difficoltà a riconoscermi
e ho dovuto richiamare tutte le forze
che inibite dalle bombe chimiche non erano sufficienti
a concedermi una reazione ...

sai cosa devo ringraziare ?

sembra grottesco, impossibile e invece oggi
devo rendere grazie alla patologia

è strano che questa parola abbia questa radice

phatos :Forte sentimento e commozione profonda che viene espressa o suscitata da una creazione artistica legata al dolore e al dramma ...




si mi piace pensare che il forte sentire legato al dolore
è stato più forte dell'immunosoppressore 

si grazie sclerosi ! che non mi hai fatto sclerare di chimici !
grazie forte peggioramento che sembravi confabulare congiura
ed invece portavi attraverso di me la tua più efficace cura 

è così che la chemio ha trovato il suo epilogo
ed è da quel prologo che io ho ritrovato forza e dialogo

è dall'esaurimento di quella chiavica
che ho potuto riassaporare il piacere della musica

ed è dall'interruzione di quella che qualcuno chiama guarigione
che nasce e ne deriva il mio distacco da quella chimica e abulica condizione

non tutto il male viene per nuocere
specialmente quello "naturale"
anche se crea difficoltà a deambulare
e talvolta ti mette anche a "diacere"

ma ora basta parlare di me
l'egoismo in tutti i suoi aspetti oggi mi ha un po' stancato

parliamo di te , o meglio di noi
e dell'ennesima volta in cui
un inizio di sentimento che vuole esistere
viene dal dolore e dall'egoismo stroncato sul nascere

e torniamo al fatto che stai male
e che per due giorni eri riuscita
se pur in una piccola infatuazione
ad elevarti da quella malsana recriminazione

dovresti capirla dal male che subisci
e di cui continuamente ti lamenti
che la natura di quell'agire è la
chiave della sofferenza che ci lega
ed ora mi sospinge a tirar fuori parole
che possano alleggerire questi miei tormenti

io ne sono in parte consapevole
e nel mio esserne ancora disponibile 
mi ritrovo a vivere il mio essere vulnerabile

ma solo quel tanto per dirti con un cuore che ancor batte e sa soffrire
che non lo voglio più condividere...

to be continued... 

da "CERCo LA MIa LEi"
II libro  III settima







 

  






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