IL SALUTo DEL SORRISo
Che
razza di vicinanza è
che
razza di comunicazione è
che
razza di incontro è
che
razza di bene è
se
ti fa sentire dolore
se
ti fa stare male
se
ti fa preoccupare
se
è più il patire del godere
è
una forte spinta all’unire
e
su questo non c’è da obbiettare
ma
da lì al voler il bene
c’è
n’è di strada da fare
io
non voglio più volere un bene
che
a te fa male
io
voglio aver cura di te………
e
se questa cura si chiama assenza,
allora
che sia ,
il
passo sia fatto senza indugiare
ma
quanto è difficile
quando
hai assaporato
tanta
coincidenza
quanto
è dura rinunciare
ad
un così forte senso
di
appartenenza
e
come fare per tagliare
quella
corda che si tende e vibra
alla
ricerca della tua presenza
qualcuno
mi dice che sono saggio……
a
Firenze si dice stronzate!
che
cosa me ne faccio della saggezza
se
ti allontana
e
ti crea quegli stati di dolorosa ebbrezza
se
fosse possibile rinunciare
togliermi
di dosso un pezzo
cambiare
qualcosa
creare
un punto di vicinanza
io
sarei pronto a tutto
per
scardinar la porta
che
mi divide da quella stanza
purtroppo
modo non vi è
di
più io non posso fare
che
dissolvere il mio abbraccio
e
vederti scomparire
si,
ti ho fatto un po’ soffrire….
Anche
se di quel dolore
Io
non sento chieder scusa
anzi
voglio render grazie
A
si dolce e intensa musa
Tu
hai fatto saltar fuori
parti
romantiche e anche un po’ mannare
decantando
amore
che
quando sta stretto diventa ululare
non
ricordo altra cosa
che
mi spinse a tal rispetto
di
sentirmi vero e pieno
senza
pregio né difetto
e
così io voglio andare
come
il giorno che ho incontrato
quell’
incanto di sorriso
non
sarà dimenticato
naturali
effervescenze
eran
brividi di pelle
caldi
istanti inebrianti
hai
creato e condiviso
e
di tutto ….che mi resta…
mi
rimangon quei momenti
e
il ricordo è lì conciso
che
ravviva i lineamenti
e
dan luce a quella lacrima
che
salata va incontrando
il
saluto del sorriso
da "NEL CORSo DEL TEMPo"
IV libro I settima
da "CERCo LA MIa LEi"
IV libro VII settima
IV libro VII settima
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