Nel
ritmo del gioco si compendia tutto
quando
c'è ritmo c'è reattività mentale
prontezza
al cambiamento dall'attacco alla difesa
immediatezza
alla risposta qualsiasi sia la situazione che si viene a presentare.
Questa
“educazione”che da qualche allenamento stiamo trattando,
sarà
l’orientamento che prenderemo nel 2012.
Educando
la mente al ritmo, l’emozione viene costantemente depurata e
nutrita,
ed
il corpo risponde con un efficace allenamento fisico che mette nelle
condizioni di tonificare e rinforzare muscoli e articolazioni.
Al
momento che viene ricercato con continuità e dedizione questo non vi
è più bisogno di allenamenti fisici specifici perché siamo in una
condizione ottimale percettiva di sforzo fisico sempre atto al
miglioramento della sua funzionalità.
A
tale proposito sto proponendovi sempre più l'allenamento a tutto
campo anche quando siamo sotto numero con l'espediente simpaticamente
denominato “elastico” .
Per
“elastico” si intende quell' accordo didattico funzionale fra
attacco e difesa atto a creare gioco & ritmo; Ovvero quando
l'attacco crea una netta condizione di vantaggio permette comunque
il recupero della difesa che sarà favorita solo per il tempo
necessario, della serie si gioca per creare gioco e non per far
canestro che poi arriverà nel momento giusto, dettato proprio da
quel ritmo creato e sentito dalla squadra come fosse un singolo
organismo.
Si
potrebbe quasi dire che si lascia che il canestro venga a noi
ascoltando
quando il tempo è “maturo”.
Questo
un po' lontanamente ma non casualmente ricorda un vecchio detto del
buddha
“se
la corda è troppo tesa si spezza se la corda è troppo lenta non
suona “
quindi
dirigeremo l’attenzione in maniera specifica sul ritmo del
passaggio e sulla scelta del tiro cercando sempre più di
perfezionare una cosa che non ha limiti di perfezionamento e che è
più da recuperare ogni volta pensando al fatto che non tutte le
serate sono uguali.
“Il
gioco come la vita va costruito e l’atteggiamento da tenere riveste
un ruolo fondamentale. Il saper riconoscere gli errori durante il suo
svolgimento, il portare l’attenzione alla loro risoluzione non
perdendosi in futili proteste ed in inutili lamentele , il mostrarsi
veri sia nella naturale ribellione all’errare che alla susseguente
pacificazione; il suo tempestivo ravvedersi riducendo sempre più,
quando possibile questa distanza, è ciò che crea il clima di gioco,
ovvero quel tessuto che ne conferisce e ne conferma in ogni attimo la
sua unione”
sia
un buon gioco quello targato 2012..
in
questo anno che qualcuno ha profetizzato come la fine
io
son più aderente all' interpretazione di terzani...
“la
fine è il mio inizio”
da"INSIDe LOOK"
II libro Vsettima
da "SCRIPTa & AMIGO MANENT"
V libri VII settima
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V libri VII settima
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