lunedì 15 dicembre 2014

IL DONo DELLA VIBRAZIONe


IL DONo DELLA VIBRAZIONe

Il dono della vibrazione è quella cosa che è vicino
Rispetto a quello che stai naturalmente attraendo

Quella è la perfezione
Del momento che plasma il talento

La vita dona continuamente mettendo in opera
Ciò che a noi serve per “crescere”

Il dono è qualcosa in più del regalo dell’amico
Che meglio ti conosce, di colui che più ti ha vissuto
Del fratello che in tua difesa si è preso le botte
E dopo te le ha rese a calci perché aveva le braccia rotte

È quel qualcosa che ogni giorno si sposa con il tuo “ vivere”

Tutto ciò che è intorno ovunque
contribuisce a quel dono terribilmente occultato
al portatore che vorrebbe nutrire e in abbondanza il palato

da noi viene letto come qualcosa di imprigionato
in uno spazio tra sfiga, sdegno, e lamento

pensa te che si deve vivere per poter
costruire la nostra consapevolezza
il nostro piacere , il nostro stai un po’ più attento
(che poi diviene contento) a dove metti i piedi
E senza andare troppo avanti a dove hai i piedi

Siamo talmente lontani dalla ricchezza
della vita che non possiamo far altro
Che viverla come una piccola quotidiana ferita

e invece sotto i nostri piccoli occhi
si dipana continuamente un mondo
che ricorda molto il paese dei balocchi

qualcuno provò a dirlo che per entrarci
occorre tornar limpidi e chiari come bambini

ma verità urlate a gran voce
a volte trovano il loro spazio
sulle braccia di una croce
forse il tempo non è giunto
e c’è ancora troppa rabbia con chi osa mostrare
direi sfacciatamente momenti belli spontanei e genuini
che generano commenti a bocca stretta e voce stridula …
come sono belliiiiiini , cariiini, innnniiiini
che subito mi vien da dire ……… presto salviamo i bambini!!!!

tu chiamale se vuoi ossessioni
no, non occorre scomodarsi troppo nella scelta
tanto sarà necessario e generoso girarcele tutte
dall’invidia, alla gola,alla lussuria di un quarto d’ora
tanto meglio se è perverso per ostentare a tutti
che tu sei speciale nell’essere particolare e diverso
oppure attrarre abilmente la platea allo show
del tuo sdegno quotidiano che in una realtà wciana
si chiamerebbe diarrea

che fare per poter tornare un giorno a fare ohhh…m
(come suggeriva povia qualche tempo fa )
non lo so, modo accogliente di esprimere
una disponibilità alla fatica di un possibile oltre

ma veramente io un idea ce l’avrei, moltiplicare per tanti
e dividere con quello che veramente sei
(e pensare che ho sempre odiato la matematica!)

cosicché senza tanto indugiare si possa
mettersi nelle condizioni necessarie,
(anzi indispensabili visto i tempi che corrano)
di un reale poter cambiare

penso di poter asserire senza ombra di dubbio
avendo la mia vita come prova da cui partire
che solo un cambiamento interiore effettivo
può sbarrare le porte dell’ignoranza in modo definitivo

non vi dico se questa consapevolezza fosse
condivisibile da una massa che razza di differenza
potrebbe fare, perché questo è un mio intimo sogno
e ho fortunatamente messo via il bisogno che qualcuno
possa condividere quello che un tempo chiamavo sperare

ma vi posso comunque invitare ad uno
spazio un po’ più bello, un po’ più vero
che tende una corda e suona una nota verso il sincero …
bastevole per rendere il tutto un po’ più leggero

e se nel lamento qualcuno ancora esprime il suo assenso
di questa miseria che chiamerei…. POCO
non mi rimane altro che buttar su un altro po’ di legna
cercando di far il possibile per tener vivo il fuoco




da"LA LEGGe DELLA VIBRAZIONe"
VII libro VII Settima





Nessun commento: