IL DONo
DELLA VIBRAZIONe
Il dono
della vibrazione è quella cosa che è vicino
Rispetto a
quello che stai naturalmente attraendo
Quella è
la perfezione
Del
momento che plasma il talento
La vita
dona continuamente mettendo in opera
Ciò che a
noi serve per “crescere”
Il dono è
qualcosa in più del regalo dell’amico
Che meglio
ti conosce, di colui che più ti ha vissuto
Del
fratello che in tua difesa si è preso le botte
E dopo te
le ha rese a calci perché aveva le braccia rotte
È quel
qualcosa che ogni giorno si sposa con il tuo “ vivere”
Tutto ciò
che è intorno ovunque
contribuisce
a quel dono terribilmente occultato
al
portatore che vorrebbe nutrire e in abbondanza il palato
da noi
viene letto come qualcosa di imprigionato
in uno
spazio tra sfiga, sdegno, e lamento
pensa te
che si deve vivere per poter
costruire
la nostra consapevolezza
il nostro
piacere , il nostro stai un po’ più attento
(che poi
diviene contento) a dove metti i piedi
E senza
andare troppo avanti a dove hai i piedi
Siamo
talmente lontani dalla ricchezza
della vita
che non possiamo far altro
Che
viverla come una piccola quotidiana ferita
e invece
sotto i nostri piccoli occhi
si dipana
continuamente un mondo
che
ricorda molto il paese dei balocchi
qualcuno
provò a dirlo che per entrarci
occorre
tornar limpidi e chiari come bambini
ma verità
urlate a gran voce
a volte
trovano il loro spazio
sulle
braccia di una croce
forse il
tempo non è giunto
e c’è
ancora troppa rabbia con chi osa mostrare
direi
sfacciatamente momenti belli spontanei e genuini
che
generano commenti a bocca stretta e voce stridula …
come sono
belliiiiiini , cariiini, innnniiiini
che subito
mi vien da dire ……… presto salviamo i bambini!!!!
tu
chiamale se vuoi ossessioni
no, non
occorre scomodarsi troppo nella scelta
tanto sarà
necessario e generoso girarcele tutte
dall’invidia,
alla gola,alla lussuria di un quarto d’ora
tanto
meglio se è perverso per ostentare a tutti
che tu sei
speciale nell’essere particolare e diverso
oppure
attrarre abilmente la platea allo show
del tuo
sdegno quotidiano che in una realtà wciana
si
chiamerebbe diarrea
che fare
per poter tornare un giorno a fare ohhh…m
(come
suggeriva povia qualche tempo fa )
non lo so,
modo accogliente di esprimere
una
disponibilità alla fatica di un possibile oltre
ma
veramente io un idea ce l’avrei, moltiplicare per tanti
e dividere
con quello che veramente sei
(e pensare
che ho sempre odiato la matematica!)
cosicché
senza tanto indugiare si possa
mettersi
nelle condizioni necessarie,
(anzi
indispensabili visto i tempi che corrano)
di un
reale poter cambiare
penso di
poter asserire senza ombra di dubbio
avendo la
mia vita come prova da cui partire
che solo
un cambiamento interiore effettivo
può
sbarrare le porte dell’ignoranza in modo definitivo
non vi
dico se questa consapevolezza fosse
condivisibile
da una massa che razza di differenza
potrebbe
fare, perché questo è un mio intimo sogno
e ho
fortunatamente messo via il bisogno che qualcuno
possa
condividere quello che un tempo chiamavo sperare
ma vi
posso comunque invitare ad uno
spazio un
po’ più bello, un po’ più vero
che tende
una corda e suona una nota verso il sincero …
bastevole
per rendere il tutto un po’ più leggero
e se nel
lamento qualcuno ancora esprime il suo assenso
di questa
miseria che chiamerei…. POCO
non mi
rimane altro che buttar su un altro po’ di legna
cercando
di far il possibile per tener vivo il fuoco
da"LA LEGGe DELLA VIBRAZIONe"
VII libro VII Settima
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