Disciplina superiore
È il dovere di imporre alla vita un ritmo
costante
Nella pratica delle attività liberatorie
Si tratta di applicare un intenso sforzo di
volontà per poter dominare
L’apatia, opposizione energetica di qualsiasi
forma di vitalità
È la dedica continua ed abnegata alla
meditazione che tutte le attività quotidiane comportano
Una continuità pratica affinché possa essere
raggiunto un piacere esecutivo ed un aderenza naturale
ad uno stato sufficientemente distaccato e
imperturbabile
Apatia è il contrario di simpatia ovvero la
non risonanza che richiede uno sforzo e un’ affermazione decisa, determinata e
autorevole a rompere legami potenti e immobilizzanti;
Ovvero ciò che caratterizza il male
Praticare meditazione mentale e fisica in ogni
sua forma capace di elevare la consapevolezza
Aiuta a mantenere una buona frequenza ed evita
che i piani inferiori della coscienza influenzino e deteriorino la nostra
quotidianità con continui impulsi comunemente espressi da irritazioni , ansie,
paure, indecisioni , rabbia ecc,ecc
La chiave sta nella comprensione degli ultimi
tre stadi
degli otto mezzi descritti dagli yoga sutra di
patanjali
Applicati alla vita “Dharana, dhyana, samady”
ovvero: concentrazione, meditazione,
contemplazione
Questa è la disciplina che realizza l’unione
con la vita
che il maestro gesù ha tradotto nella semplice
frase:
“cerca il regno dei cieli, il resto viene da sé”
oltre ad essere indiscutibilmente una delle
grandi verità,
in questo momento così buio e denso diviene un’ indispensabile
necessità
per mantenere quella decorosa integrità
fisica, emotiva e mentale
continuamente minacciata da una quotidianità in
continuo degrado da ogni punto di vista
da:"INSTABILITà RIASSESTANTI"
libro non edito della terza settima
da:"INSTABILITà RIASSESTANTI"
libro non edito della terza settima
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