venerdì 17 febbraio 2012

SAMYAMa

SAMYAMa

Disciplina superiore

È il dovere di imporre alla vita un ritmo costante
Nella pratica delle attività liberatorie

Si tratta di applicare un intenso sforzo di volontà per poter dominare
L’apatia, opposizione energetica di qualsiasi forma di vitalità

È la dedica continua ed abnegata alla meditazione che tutte le attività quotidiane  comportano
Una continuità pratica affinché possa essere raggiunto un piacere esecutivo ed un aderenza naturale 
ad uno stato sufficientemente distaccato e imperturbabile

Apatia è il contrario di simpatia ovvero la non risonanza che richiede uno sforzo e un’ affermazione decisa, determinata e autorevole a rompere legami potenti e immobilizzanti;
Ovvero ciò che caratterizza il male

Praticare meditazione mentale e fisica in ogni sua forma capace di elevare la consapevolezza
Aiuta a mantenere una buona frequenza ed evita che i piani inferiori della coscienza influenzino e deteriorino la nostra quotidianità con continui impulsi comunemente espressi da irritazioni , ansie, paure, indecisioni , rabbia ecc,ecc

La chiave sta nella comprensione degli ultimi tre stadi
degli otto mezzi descritti dagli yoga sutra di patanjali
Applicati alla vita “Dharana, dhyana, samady”
ovvero: concentrazione, meditazione, contemplazione

Questa è la disciplina che realizza l’unione con la vita
che il maestro gesù ha tradotto nella semplice frase:

“cerca il regno dei cieli, il resto viene da sé”

oltre ad essere indiscutibilmente una delle grandi verità,
in questo momento così  buio e denso diviene un’ indispensabile necessità
per mantenere quella decorosa integrità fisica, emotiva e mentale
continuamente minacciata da una quotidianità in continuo degrado da ogni punto di vista


da:"INSTABILITà RIASSESTANTI"
libro non edito della terza settima

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