L’ ULTIMa SPIAGGIa e L’ APPRODo AL
SENTIERo
Vi sono innumerevoli e stupefacenti
collegamenti
ma senza adoperarsi alla loro continua
scoperta
Il tutto resta vano, freddo e noioso
Il perpetuare questo lento e occultato
congelamento
Intorpidisce ogni vitalità, lede ogni
tessuto,
e reclude ad una vita piatta
che continua il suo “sonno “
nell’anestesia della coscienza
la risposta diventa automatismo
ciò distrugge la possibilità
che venga ponderata qualsiasi tipo di
scelta diversa
e così facendo non si porge mai
l’altra guancia
e cosi facendo ci vantiamo di
esprimere il libero arbitrio
risultiamo impotenti se ci viene
rivolto uno sgarbo
risultiamo impotenti se ci viene tolto
il buongiorno
risultiamo impotenti se ci suona la
sveglia in ritardo
risultiamo impotenti se la neve chiede
di cambiare orario
risultiamo impotenti se ci imbattiamo
con quello lento
risultiamo impotenti se ci suona il
clacson quello che ha fretta
risultiamo impotenti se entriamo in
contatto con la diversità
di qualsiasi altra forma a parer nostro
un po' imperfetta
risultiamo impotenti……………si,
si, lo siamo sempre di più anche li, anche lì
ed ecco che …
di fronte a qualsiasi tipo di
irritazione
misuriamo la nostra incapacità di
relazione
ci proteggiamo con l’indifferenza
incamerando tossine velenose che presto
troveranno una valvola di sfogo
su quello che nella nostra
personalissima scala gerarchica
si colloca nelle posizioni inferiori,
ci lamentiamo e magari impasticchiamo
le giovani anime
che a contatto con cotanta tristezza
non possano far altro che mostrare una
sana e svincolante irrequietezza
ostentiamo una grande forza, sicurezza,
e giustizia
in grado solo di nascondere debolezza,
fragilità e viltà
non sappiamo far altro che questo
non sappiamo trovare alternative a
tutto ciò
siamo reclusi in un’ unica risposta
e per giunta abbiamo la strana idea di
chiamarla libertà
ho sempre pensato e la storia mi ha
insegnato dove sta
la differenza fra un uomo libero ed un
uomo in prigione
un uomo in prigione ha una solo scelta
un uomo libero ne ha due …
la prima non penso abbia bisogno di
peculiari dettagli….
La conosciamo molto bene perché salvo
rarissime eccezioni,
(naturalmente tutti coloro alla lettura
di questa mia stesura)
la viviamo ogni giorno
La seconda è quella che continua a
combattere per non aderire
Riconoscendo in quella sana lotta la
strada da percorrere
Per potersi definitivamente liberare.
È quella scelta che colui che ha
ponderato tutte le varie soluzioni
E vissute tutte le intricate ma
inevitabili afflizioni
Comincia a costruire come risposta a
qualcosa che forse
è il momento di cambiare
perché non ti sta più addosso come
comodo abito,
perché non ti nutre come pietanza un
tempo succulenta,
ma soprattutto non può più restare
dentro ai tuoi silenzi
ammalandosi se reclusa in certi spazi.
Solo allora il richiamo diviene
urgenza; vivere quello stato di continua frenesia
è utile per quel bagno d’umiltà che
ti fa approdare sulla benedetta ultima spiaggia
Tradotto per i meno poetici “non sai
più che pesci prendere” e allora comincia
quella sana ricerca che nel primo
stadio dell’opera sarà talmente disperata da credere a tutto ciò
che nella vita avevi precedentemente e acerrimamente combattuto.
Sarai alla mercé di maghi e
chiromanti, ti renderai disponibile a pagare e conoscerai l’inutilità
di spendere denaro per cercare quella benedetta e ormai lancinante
risposta.
Proverai a fartela dare e conoscerai
l’inganno di tutti coloro che affermano e credono di possederla;
infatti sarà utile e necessario che la
prima scelta sia proprio quella di riconoscere i migliori “piloti”
da seguire che mostrano l’unico e
retto sentiero da attraversare.
Si, si tratta di un attraversamento in
irte strade di montagna, piene di difficoltà e di serpenti velenosi
Sappi che il vero traghettatore non ti
renderà mai la strada facile anche perché il vero traghettatore non
mente e quindi ti pone di fronte alla tua strada essendo ben
consapevole che se ancora non hai messo insieme le forze dovrai
ancora girare per completare altre esperienze, tanto lui ti attenderà
lì sorridente e paziente …e questo… per sempre.
Sarà quello che ti sospinge dolcemente
sulla rettitudine del sentiero ma non eviterà di farti sbandare e di
farti colorare e arricchire la tua esperienza perché conosce il
valore dell’errore e riconosce quel fare come unico allenamento in
grado di rafforzare le tue capacità che ti consentiranno in seguito
di mantenere la retta via traendoti da ogni inganno e illusione.
Sa inoltre che a momenti esprimerai
lontananza fisica ed emotiva da quel sentiero e che ciò è
inevitabile e per giunta utile alla tua crescita.
Questo ti sarà trasmesso da un amore
austero che nella migliore delle ipotesi riconoscerai nella
giustizia, ma che a momenti non potrai fare a meno di considerare
distaccato e cinico.
Questo nel proseguire diventerà il tuo
nuovo apprendere, comincerai a fidarti soprattutto della vita e di
quello che continuamente e immancabilmente sarà da te attratto per
rendertela piena.
Ti fiderai sempre meno dei tuoi
desideri e sarai continuamente invitato ad accompagnare quella spinta
al suo completo e reale dissolvimento.
In questa fase non mancherà la
sofferenza, a momenti sarai affamato, a momenti distrutto, a momenti
sarai completamente solo, in altri sentirai un unico e violento
desiderio, quello che tutto possa arrivare presto al suo epilogo
desiderando in ultima istanza anche la fine di tutto.
Ma questo sarà prontamente “curato”
da quella percezione crescente che non può essere tutto qui,
e non può esistere tutto ciò se non
come conseguenza del corso di innumerevoli esperienze di vita che
cominciano a farti sentire il dolce richiamo di casa.
Insieme a questo sentirai sempre più
inneggiare intorno a te frasi del tipo “il caso non esiste”
“ forse doveva andare proprio così”
, “il destino non è una condanna ma una scelta” ecc , ec, .
Inspiegabilmente e con tua stupefacente
sorpresa la gente scoprirà in te un confidente autentico con cui
potersi aprire e da cui chiedere consiglio.
All’inizio non potrai evitare di
donare questo servizio in maniera indebita e anche quando ciò non
viene richiesto, ma nel susseguirsi la consapevolezza sempre
crescente ti permetterà di aggiustare il tiro e farai sempre più
centro dissipando sempre meno energie.
Tutto questo muoversi che risulterà
caotico e a volte inconsistente è in realtà il lento sviluppo
dell’anima di colui che colora la sua vita di innocuità e la vota
sempre più al servizio dell’ intera umanità.
Sarà possibile riconoscere questi
processi di trasformazione vigilando e attenendosi ad un solo ed
unico riscontro; quello della realizzazione, riscoprendo a pieno il
significato della frase di gesù
“l’albero si vede dai frutti”
Solo coloro che hanno deciso di
intraprendere la via del servizio e si educano gradualmente alla
rinuncia possano realmente attuare questo processo esistenziale che
caratterizza l’aspirante sul sentiero della prova.
Solo coloro che con coraggio aderiranno al sentiero porteranno a compimento tutto ciò che è indispensabile
all’ integrazione della personalità che nel suo armonizzarsi
conseguirà quello stato di liberazione capace di manifestare l’anima
nella sua pienezza anche attraverso le umane vesti.
Vivere come anima diviene di questi
tempi una possibilità sempre più realizzabile e si concretizza in
un percorso auspicabile per un sano vivere che permette di
riappropriarci della nostra bella e vulnerabile umanità, ormai da
troppo tempo scomparsa.
da: "ARTICOLO POETICO"
libro ancora non edito della quinta settima
da: "ARTICOLO POETICO"
libro ancora non edito della quinta settima
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