domenica 26 febbraio 2012

L' ULTIMa SPIAGGIa e L' APPRODo SUL SENTIERo


L’ ULTIMa SPIAGGIa e L’ APPRODo AL SENTIERo

Vi sono innumerevoli e stupefacenti collegamenti
ma senza adoperarsi alla loro continua scoperta
Il tutto resta vano, freddo e noioso

Il perpetuare questo lento e occultato congelamento
Intorpidisce ogni vitalità, lede ogni tessuto,
e reclude ad una vita piatta
che continua il suo “sonno “
nell’anestesia della coscienza

la risposta diventa automatismo
ciò distrugge la possibilità
che venga ponderata qualsiasi tipo di scelta diversa

e così facendo non si porge mai l’altra guancia
e cosi facendo ci vantiamo di esprimere il libero arbitrio

risultiamo impotenti se ci viene rivolto uno sgarbo
risultiamo impotenti se ci viene tolto il buongiorno
risultiamo impotenti se ci suona la sveglia in ritardo
risultiamo impotenti se la neve chiede di cambiare orario
risultiamo impotenti se ci imbattiamo con quello lento
risultiamo impotenti se ci suona il clacson quello che ha fretta
risultiamo impotenti se entriamo in contatto con la diversità
di qualsiasi altra forma a parer nostro un po' imperfetta

risultiamo impotenti……………si, si, lo siamo sempre di più anche li, anche lì

ed ecco che …

di fronte a qualsiasi tipo di irritazione
misuriamo la nostra incapacità di relazione

ci proteggiamo con l’indifferenza
incamerando tossine velenose che presto troveranno una valvola di sfogo
su quello che nella nostra personalissima scala gerarchica
si colloca nelle posizioni inferiori,
ci lamentiamo e magari impasticchiamo le giovani anime
che a contatto con cotanta tristezza
non possano far altro che mostrare una sana e svincolante irrequietezza
ostentiamo una grande forza, sicurezza, e giustizia
in grado solo di nascondere debolezza, fragilità e viltà

non sappiamo far altro che questo
non sappiamo trovare alternative a tutto ciò
siamo reclusi in un’ unica risposta
e per giunta abbiamo la strana idea di chiamarla libertà


ho sempre pensato e la storia mi ha insegnato dove sta
la differenza fra un uomo libero ed un uomo in prigione

un uomo in prigione ha una solo scelta
un uomo libero ne ha due …

la prima non penso abbia bisogno di peculiari dettagli….
La conosciamo molto bene perché salvo rarissime eccezioni,
(naturalmente tutti coloro alla lettura di questa mia stesura)
la viviamo ogni giorno

La seconda è quella che continua a combattere per non aderire
Riconoscendo in quella sana lotta la strada da percorrere
Per potersi definitivamente liberare.

È quella scelta che colui che ha ponderato tutte le varie soluzioni
E vissute tutte le intricate ma inevitabili afflizioni
Comincia a costruire come risposta a qualcosa che forse
è il momento di cambiare

perché non ti sta più addosso come comodo abito,
perché non ti nutre come pietanza un tempo succulenta,
ma soprattutto non può più restare dentro ai tuoi silenzi
ammalandosi se reclusa in certi spazi.

Solo allora il richiamo diviene urgenza; vivere quello stato di continua frenesia
è utile per quel bagno d’umiltà che ti fa approdare sulla benedetta ultima spiaggia
Tradotto per i meno poetici “non sai più che pesci prendere” e allora comincia
quella sana ricerca che nel primo stadio dell’opera sarà talmente disperata da credere a tutto ciò che nella vita avevi precedentemente e acerrimamente combattuto.
Sarai alla mercé di maghi e chiromanti, ti renderai disponibile a pagare e conoscerai l’inutilità di spendere denaro per cercare quella benedetta e ormai lancinante risposta.
Proverai a fartela dare e conoscerai l’inganno di tutti coloro che affermano e credono di possederla;
infatti sarà utile e necessario che la prima scelta sia proprio quella di riconoscere i migliori “piloti”
da seguire che mostrano l’unico e retto sentiero da attraversare.
Si, si tratta di un attraversamento in irte strade di montagna, piene di difficoltà e di serpenti velenosi
Sappi che il vero traghettatore non ti renderà mai la strada facile anche perché il vero traghettatore non mente e quindi ti pone di fronte alla tua strada essendo ben consapevole che se ancora non hai messo insieme le forze dovrai ancora girare per completare altre esperienze, tanto lui ti attenderà lì sorridente e paziente …e questo… per sempre.
Sarà quello che ti sospinge dolcemente sulla rettitudine del sentiero ma non eviterà di farti sbandare e di farti colorare e arricchire la tua esperienza perché conosce il valore dell’errore e riconosce quel fare come unico allenamento in grado di rafforzare le tue capacità che ti consentiranno in seguito di mantenere la retta via traendoti da ogni inganno e illusione.
Sa inoltre che a momenti esprimerai lontananza fisica ed emotiva da quel sentiero e che ciò è inevitabile e per giunta utile alla tua crescita.
Questo ti sarà trasmesso da un amore austero che nella migliore delle ipotesi riconoscerai nella giustizia, ma che a momenti non potrai fare a meno di considerare distaccato e cinico.
Questo nel proseguire diventerà il tuo nuovo apprendere, comincerai a fidarti soprattutto della vita e di quello che continuamente e immancabilmente sarà da te attratto per rendertela piena.
Ti fiderai sempre meno dei tuoi desideri e sarai continuamente invitato ad accompagnare quella spinta al suo completo e reale dissolvimento.
In questa fase non mancherà la sofferenza, a momenti sarai affamato, a momenti distrutto, a momenti sarai completamente solo, in altri sentirai un unico e violento desiderio, quello che tutto possa arrivare presto al suo epilogo desiderando in ultima istanza anche la fine di tutto.
Ma questo sarà prontamente “curato” da quella percezione crescente che non può essere tutto qui,
e non può esistere tutto ciò se non come conseguenza del corso di innumerevoli esperienze di vita che cominciano a farti sentire il dolce richiamo di casa.
Insieme a questo sentirai sempre più inneggiare intorno a te frasi del tipo “il caso non esiste”
“ forse doveva andare proprio così” , “il destino non è una condanna ma una scelta” ecc , ec, .
Inspiegabilmente e con tua stupefacente sorpresa la gente scoprirà in te un confidente autentico con cui potersi aprire e da cui chiedere consiglio.
All’inizio non potrai evitare di donare questo servizio in maniera indebita e anche quando ciò non viene richiesto, ma nel susseguirsi la consapevolezza sempre crescente ti permetterà di aggiustare il tiro e farai sempre più centro dissipando sempre meno energie.
Tutto questo muoversi che risulterà caotico e a volte inconsistente è in realtà il lento sviluppo dell’anima di colui che colora la sua vita di innocuità e la vota sempre più al servizio dell’ intera umanità.
Sarà possibile riconoscere questi processi di trasformazione vigilando e attenendosi ad un solo ed unico riscontro; quello della realizzazione, riscoprendo a pieno il significato della frase di gesù
“l’albero si vede dai frutti”
Solo coloro che hanno deciso di intraprendere la via del servizio e si educano gradualmente alla rinuncia possano realmente attuare questo processo esistenziale che caratterizza l’aspirante sul sentiero della prova.
Solo coloro che con coraggio aderiranno al sentiero porteranno a compimento tutto ciò che è indispensabile all’ integrazione della personalità che nel suo armonizzarsi conseguirà quello stato di liberazione capace di manifestare l’anima nella sua pienezza anche attraverso le umane vesti.
Vivere come anima diviene di questi tempi una possibilità sempre più realizzabile e si concretizza in un percorso auspicabile per un sano vivere che permette di riappropriarci della nostra bella e vulnerabile umanità, ormai da troppo tempo scomparsa.


da: "ARTICOLO POETICO"
libro ancora non edito della quinta settima

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