NOSCe TE
IPSUm
L’uomo ha
bisogno di conoscenza,
stimola
ed eleva il suo conoscere attraverso lo studio.
Deve
proferire lauree ed alti titoli se vuole emergere.
“fatti
non foste a viver come bruti………”
Decanta
il divin poeta nell’opera madre.
L’essere
umano non ha bisogno di conoscenza,
è
conoscenza!
Quello
che conosci è matrice di quello che sei,
per
questo è importante e doveroso
non
interrompere il flusso chiamato sapere.
È come se
smettessimo di mangiare…
Ma vorrei
soffermarmi su ciò che viene
considerata
oggi come conoscenza:
“apprendere
, sapere, avere piena cognizione o esperienza di qualcosa”
Facoltà
di intendere e di ragionare.
Beh,
basta una definizione per far crollare un mondo come le torri un tempo erette
sull’ora ground zero.
Sai se
fosse veramente così quanti dottori, docenti ,preti vescovi, politici e manager( quelli son micidiali)
Sarebbero
automaticamente eliminati dalla casa del grande fratello!
E con
loro tutti i nostri manager e politici
Interiori,
esercitati su chi nella nostra scala ci è sotto
Semplicemente
evidenziando l’ultima parte,
avere
piena cognizione ed esperienza.
Perché si
attivi in sistema cognitivo,
regolato
e sperimentato attraverso i sensi devi aver
VISSUTO IN
MANIERA PROFONDA
ciò di
cui stai parlando E devi averlo fatto tuo
Compreso
nel senso di preso con te, che è differente dal capito con la testa ovvero
archiviato in qualche scatola e usato come teoria al momento che ne hai bisogno
per il tuo scopo personale
Ecco
perché la teoria non si trasmette
e non
suscita scambio e attenzione come il vissuto,
che pìù
semplicemente è fonte di bellezza come contenuto di verità
Certo non
è facile, ma in fondo chi ha mai detto che la Vita lo è,
e perché
l’uomo si ostina nel vederla e cercarla così?
C’è solo
una parola che risponde al quesito
“paura”…
E per l’appunto già pronunciarla ci fa scorrere un brivido sulla
pelle;
qualcuno dirà,- cosa sta dicendo questo
pazzo?!?!
io non ho paura-, oppure, - sì mi
attanaglia costantemente e non so che
pesci prendere-
Beh, ci sono tanti modi per assecondare la
paura,
uno è quello di trasmetterla sotto forma
di avviso cautelativo:
-era mio figlio; il fumo uccide; i
funerali del papa…..
Personalmente preferisco:
è nato fulgenzio; il fumo salva la vita a
chi ti assilla di smettere, preghiamo
per il papa perché vada dove deve andare.
Le
paure non vanno né evitate, né esasperate,
vanno solamente accolte, con la bellezza
del sentirsi vulnerabili, imperfetti,tremolanti, insicuri e lanciati in un body
jumping che non tarderà a riportarci su.
Sennò a forza di non cedere la diga sarà
piena, la struttura cederà e quantità di emozioni latenti innonderanno il
nostro paese che pensavamo
tanto bello e ben costruito, ciò darà luogo al
mondo sommerso e per riportarlo alla luce saranno dolori.
Differente può essere l’approccio se
affrontiamo (o ci mettiamo nelle condizioni di farlo) i nostri piccoli freni
giornalieri.
Ascoltiamoci, quando vorremmo
dire una parola in più al nostro capoufficio,
ascoltiamoci, quando abbiamo
il desiderio di buttarci in pista e ci vergogniamo perché non sappiamo ballare,
ascoltiamoci,
quando
c’è il karaoke quello è micidiale!
Sembra che per cantare bisogna essere per
forza Giorgia o Ligabue…
Anche la voce si sviluppa col provare
E Qualcuno dirà….
-
io sono stonato come una campana!-
intanto le campane non
sono stonate,
sennò non le avrebbero
messe in cima ad una chiesa come richiamo alla preghiera,
poi , penso che lo
stonato non esista proprio.
Forse lo chiamerei più chi non vuole intonarsi ,
vedi come cambia il punto
di vista!
Si d’accordo conosco la
famosa frase:
non mi riesce, non ho tempo, non sono
all’altezza ,
ho i bambino sui foco
sono una schiappa eccc…..
son sempre le prime cose
che penso, ma per una volta scendiamo giù dal nostro trono!, perché non è vero che non siamo
all’altezza , forse ci sentiamo troppo in alto e non ci vogliamo accomunare
all’umiltà dell’imparare ridendo di noi e facendolo con gli altri.
Infatti dopo tutte le manfrine, quando chiedo:
-
ma, scusa , hai mai provato????-
la risposta è sempre la
stessa
NO.
Alla fine dei giochi
quella è la parola che ci sospinge all’ignoranza, allontanandoci in maniera
Poco nobile e silente
dalla vita.
E come diceva Arbore
In una vecchia ma sana trasmissione …
meditate gente meditate
da:"ARTICOLO POETICO"
libro ancora non edito della quinta settima
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