Piangi piccolo antenato
ho bisogno di te per ritrovarmi
giunto è il momento
di accettare quell’invito
e di sciogliere quel nodo che sorregge
il peso di chi ha tradito
io vengo a cercarti
nell’antichità del presente
l’incontro è si fugace
ma il tocco faticoso
a quell’errore porta pace
quanto sforzo e quanto amore
per cercare quel bagliore
che riaccende quel toccare
quella fitta che hai sul cuore
il tremore di quell’occhio
spinge lacrima che scende
di un riscatto assai più duro
se crei spazio che difende
piangi piccolo antenato
non importa se sei triste
la vergogna hai superato
apri spazio alle conquiste
quella lacrima salata
che più volte hai rifiutato
oggi scenda sul tuo viso
compia il tratto a te assegnato
quando l’occhio traccia il solco
e perdona il tuo passato
un sollievo ti pervade
e ti senti più appagato
sei tornato a quell’abbraccio
che finora non potevi
dai una spinta è forte il braccio
su cui ora ti sollevi
sai che tutto è temporaneo
e che tutto poi svanisce
ma più niente ti allontana
dal sentiero che ti unisce
da:"INCONTRO AL PRIGIONE"
libro edito della seconda settima
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