UN FRATELLo DI NOMe LUCa
anni sono passati e quell’età
amico mio è già assai remota
due strade si intrecciarono in unità
per render nostra vita meno vuota
seduto e un po’ crucciato
la io vidi, la prima mia “perla sul fondo”
E porvi quell’invito un po’ sfrontato
che spalancò la porta del mio mondo
In quel marmocchio cupo e talentuoso
scorgevo nobil animo a riposo
insieme in campo e nelle uscite
cresciuti fra cazzate e le partite
due anni sempre in giro
in cerca di avventure e un po’ di gloria
se io sempre più audace e partente
a te il ruolo di rifinir la storia
crescevan sani questi due ragazzi
il gioco, qualche donna e bei sollazzi
prestanti, svettanti e muscolosi
uscivano scolpiti su di un calco
urgeva mostrar cotanta forma
sfilando mezzi nudi sopra un palco
già si prediva che le loro gesta
non sarebbero rimaste indifferenti
uniti si compensano i difetti
insieme non si notan mancamenti
il riservato ombroso muniva il cavaliere dello scudo
mentre la spada d’indole sfrontata metteva quasi sempre tutto a nudo
sicuro, più concreto e più pelato è sempre risultato il tuo riscontro
che dava terra al genio scapigliato, nel valutare bene i pro ed i contro
un cuore di un progetto velato e custodito in simbiosi
io cielo e tu la terra nell’ affetto cercante sunto nell’apoteosi
qualcuno ha palesato anche l’idea di abbozzare a dire: “son fratelli?”
se carne lo smentisce è l’epopea,
di eroi sempre a vedetta dei castelli
coloro hanno asserito in verità
qualcosa che comunque pur si addice
se il sangue non riporta identità,
garante è sì quel timbro !
vibrante e risuonante in realtà
nel suono del profondo della voce
“da fratello a fratello”.
massimo
da: "NEL CORSO DEL TEMPO"
libro ancora non edito della seconda settima
martedì 14 dicembre 2010
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