sabato 18 dicembre 2010

CENOTAFIo

CENOTAFI0


Un grande vecchio,

sembrava capisse o meglio vivesse

ciò che si muoveva

nello spirito della sua classe.


Così creava condivisione , insegnamento, passione


Riusciva a far passare le ore più pese per gli studenti,

come un battito d’ ali di un tranquillo gabbiano,

e tu non potevi staccare gli occhi da quella planata armoniosa.


Con lui la Divina diventava un canto alla Vita,

che trasmetteva attraverso la contrazione

della sua mano elevata verso l’alto.


E’ come se questo calice formato dalle cinque dita,

fosse continuamente riempito,

per poi distribuirlo come fluido della conoscenza ai suoi cuccioli.


Ci vedeva crescere,

soffriva terribilmente per un male che

lo avrebbe portato alla fine.


Per espletare il suo ruolo e riuscire ancora a muoversi

fece un patto con potenti droghe.


Esausto, sfinito nelle carni , e con l’ausilio di ruote

veniva ancora a scuola.


Per lui quella missione era vivere

E donò tutto se stesso insegnandoci attraverso il suo gesto

la più grande lezione che ci possa essere,


il sacrificio



“Che questo mio pensiero ti possa raggiungere

nel luogo sottile del tuo meritato riposo”

massimo



“QUI GIACE MARCELLO FABIANI

EBBE SEMPRE TEMPO PER GLI AMICI”


Da : “PERLE SUL FONDO”

Libro non più edito

ancora acquistabile dal sottoscritto


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