martedì 7 dicembre 2010

IL CAPITANo

IL CAPITANo

L’urlo di battaglia gridato da una voce
risuona nei cuori dell’esercito;
le voci si moltiplicano, il grido di guerra è lanciato.

Davanti alle incertezze il capitano non può indietreggiare,
quando la scelta è presa, deve essere perseguita fino in fondo,
e con il massimo del coinvolgimento;

il suo cuore sa ciò che va fatto.

Il suo esercito è giovane , è votato alla sfrontatezza,
alla bramosia, alla sete di vittoria;
è un torrente potente e rigoglioso,
che difficilmente si mantiene nel suo letto.

Il capitano con urla e gesta
deve indirizzare questo impeto,
prestare attenzione a non soffocarlo,
affiancarlo nella sua crescita con un potere decisionale
che si colora sempre più di rispetto e comprensione.

il suo compito è questo!

La vittoria è importante,
ma non ne deve essere schiavo,
perché sa che anche la sconfitta porta crescita;
non è un fallimento,
ma l’inizio del prossimo successo.

Queste note devono essere trasmesse
da parole, gesti, e il non attaccamento
eccessivo ad un ruolo che in fondo è solo un compito da svolgere.

Egli scende in campo sempre con gli altri e si dispone in prima linea.

In piena battaglia deve prestare attenzione alle sue urla
E quando sente rabbia per essere alla guida di un esercito
non adatto al suo valore, deve far battere il cuore
E colorare quell’urlo di dolcezza.

Questo permetterà di sacrificare
l’ambizione di una vittoria personale,
e dedicarla alla Vita che sta crescendo
attraverso la sua




da : "PERLE SUL FONDO"
libro fuori edizione ancora acquistabile dal sottoscritto

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