mercoledì 7 gennaio 2015

LA VOCe DEL SILENZIo

LA VOCe DEL SILENZIo

QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI
inferiori.1
Chi vuole udire e comprendere la voce di Nâda,2 il tacito Suono, deve
prima conoscere la natura di DHÂRANÂ.3
Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione,
cercare il Râjah dei sensi, il produttore del pensiero, quello che sveglia
l’illusione.
La Mente è la grande Distruttrice del Reale.
Distrugga il Discepolo la Distruttrice.
Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia
tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli
potrà discernere l’Uno — il suono interno che uccide l’esterno.
Allora soltanto, non prima, abbandonerà egli la regione di Asat, il falso,
per entrare nel reame di Sat, il vero.
Prima che l’Anima possa vedere, deve raggiungere l’Armonia interna, e gli
occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.
Prima che l’Anima possa udire, l’immagine (l’uomo) deve diventare sorda
ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come
all’argentino ronzare della lucciola d’oro.
Prima che l’Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a
Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma
secondo la quale sarà poi modellata l’argilla.
1
La voce pali Iddhi equivale alla sanscrita Siddhi, ossia facoltà psichiche, poteri anormali
dell’uomo. Vi sono due generi di Siddhi: un gruppo che contiene le energie psichiche e mentali
inferiori e grossolane, ed un altro che esige il più alto sviluppo dei poteri spirituali. Dice Krishna
nello Shrîmad Bhagavad:
"Chi è occupato nel compimento dello Yoga, chi ha sottomesso i suoi sensi e concentrato la sua
mente in me [Krishna], tal Yogi tutti i Siddhi sono pronti a servire”.
2
La Voce senza Suono, ossia la “Voce del Silenzio”. Forse letteralmente questa espressione
potrebbe leggersi: “Voce nel suono spirituale”, poiché Nâda è l’equivalente sanscrito del termine
senzar.
3
Dhâranâ è la concentrazione intensa e perfetta della mente sopra qualche oggetto interiore,
accompagnata dalla assoluta astrazione da tutto ciò che appartiene all’universo esterno, al mondo
dei sensi.


da "LA VOCE DEL SILENZIO" Helena Petrovna Blavatsky

da  LUCE vol II
"i messaggi dei maestri"

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