KA-EB
SOFFERENZE
Stati
intermedi
In cui il
desiderio ti lega a qualcosa
E il
dolore fa ammettere
Che non
potrà mai essere tua
Rimaniamo
sospesi alla ricerca di trovare
La forza
per poter cambiare
Navighiamo
in un mare
Che CI
sospinge in continue onde di illusione
Sempre più
forti e sempre più inebrianti
Sono
quelle le onde
Che
sbattendoci negli occhi
annebbiano
e falsano la rotta
È quello
lo spazio dove chiedi
E alimenti
l’illusione
Non
accetti e non vuoi credere alla verità
Affiorata
nelle tue lacune
E
sprofondata nelle tue lagune
Hai paura
che il sentirla addosso
Sia un po’
come morire
E forse
non hai nemmeno tutti i torti a crederlo
Ogni
sofferenza, ogni dolore, ogni perdita,ogni delusione,
ogni
offesa, ogni muso, ogni tristezza, ogni noia
È una
scheggia di una piccola morte
Ma è solo
nel “ lasciarsi morire “
Che si può
tornare a vivere
In realtà
quella piccola morte
Non è
nient’altro che il liberarti di un bisogno
che ha
fatto il suo tempo
E che è
il momento di abbandonare
ma quant’è
difficile lasciarlo andare
quant’è
difficile non identificarsi più con quel sentire
quant’è
difficile fare a meno di quella cosa ,
persona,
vestito, mestiere, atteggiamento, lamento
che per un
po’ hanno dato un senso al tuo vivere
come fare
per dimenticare, mettere da parte,
far
scomparire, non pensare, sostituire, cancellare,
eludere,
distruggere, non considerare, liberare definitivamente
corpo,
cuore e mente
non lo so
, che apre sempre un buono spazio per un buon inizio
ma quello
che so ,
è che
sebbene sia difficile ammetterlo
e a
momenti anche impossibile
non si
cancella mai niente di quello che hai vissuto
non
scompare mai niente del tuo passato
non puoi
liberarti mai di qualcosa che non hai fatto tuo
liberare è
accogliere dentro…
i dolori,
le delusioni, le perdite,
le
malattie…
non sono
nient’altro che
luci
accese sulle tue mancanze
e creano
il contatto con quello che di te
cerca la
crescita per colmare quelle distanze
da "SONO O NON SONo UN POETa"
III libro I settima
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