lunedì 2 gennaio 2017

NOSCE TE IPSUM


NOSCE TE IPSUM



L’uomo ha bisogno di conoscenza,

stimola ed eleva il suo conoscere attraverso lo studio.

Deve proferire lauree ed alti titoli se vuole emergere.

“fatti non foste a viver come bruti………”

Decanta il divin poeta nell’opera madre.

L’essere umano non ha bisogno di conoscenza,

è conoscenza!

Quello che conosci è matrice di quello che sei,

per questo è importante e doveroso

non interrompere il flusso chiamato sapere.

È come se smettessimo di mangiare…

Ma vorrei soffermarmi su ciò che viene

considerata oggi come conoscenza:



“apprendere , sapere, avere piena cognizione o esperienza di qualcosa”

Facoltà di intendere e di ragionare.



Beh, basta una definizione per far crollare un mondo come le torri un tempo erette sull’ora ground zero.



Sai se fosse veramente così quanti dottori, docenti ,preti vescovi, politici e manager( quelli son micidiali)

Sarebbero automaticamente eliminati dalla casa del grande fratello!



E con loro tutti i nostri manager e politici

Interiori, esercitati su chi nella nostra scala ci è sotto



Semplicemente evidenziando l’ultima parte,



avere piena cognizione e esperienza.



Perché si attivi in sistema cognitivo,

regolato e sperimentato attraverso i sensi devi aver

VISSUTO IN MANIERA PROFONDA

ciò di cui stai parlando E devi averlo fatto tuo

Compreso nel senso di preso con te, che è differente dal capito con la testa ovvero archiviato in qualche scatola e usato come teoria al momento che ne hai bisogno per il tuo scopo personale



Ecco perché la teoria non si trasmette

e non suscita scambio e attenzione come il vissuto,

che pìù semplicemente è fonte di bellezza come contenuto di verità



Certo non è facile, ma in fondo chi ha mai detto che la Vita lo è,

e perché l’uomo si ostina nel vederla e cercarla così?



C’è solo una parola che risponde al quesito

“paura”…

E per l’appunto già pronunciarla ci fa scorrere un brivido sulla pelle;

qualcuno dirà,- cosa sta dicendo questo pazzo?!?!

io non ho paura-, oppure, - sì mi attanaglia costantemente e non so che pesci prendere-

Beh, ci sono tanti modi per assecondare la paura,

uno è quello di trasmetterla sotto forma di avviso cautelativo:

-era mio figlio; il fumo uccide; i funerali del papa…..

Personalmente preferisco:

è nato fulgenzio; il fumo salva la vita a chi ti assilla di smettere, preghiamo per il papa perché vada dove deve andare.

Le paure non vanno né evitate, né esasperate,

vanno solamente accolte, con la bellezza del sentirsi vulnerabili, imperfetti,tremolanti, insicuri e lanciati in un body jumping che non tarderà a riportarci su.

Sennò a forza di non cedere la diga sarà piena, la struttura cederà e quantità di emozioni latenti innonderanno il nostro paese che pensavamo

tanto bello e ben costruito, ciò darà luogo al mondo sommerso e per riportarlo alla luce saranno dolori.

Differente può essere l’approccio se affrontiamo (o ci mettiamo nelle condizioni di farlo) i nostri piccoli freni giornalieri.

Ascoltiamoci, quando vorremmo dire una parola in più al nostro capoufficio,

ascoltiamoci, quando abbiamo il desiderio di buttarci in pista e ci vergogniamo perché non sappiamo ballare,

ascoltiamoci, quando c’è il karaoke quello è micidiale!

Sembra che per cantare bisogna essere per forza Giorgia o Ligabue…

Anche la voce si sviluppa col provare

E Qualcuno dirà….

  • io sono stonato come una campana!-

intanto le campane non sono stonate,

sennò non le avrebbero messe in cima ad una chiesa come richiamo alla preghiera,

poi , penso che lo stonato non esista proprio.

Forse lo chiamerei più chi non vuole intonarsi ,

vedi come cambia il punto di vista!

Si d’accordo conosco la famosa frase:

non mi riesce, non ho tempo, non sono all’altezza ,

ho i bambino sui foco

sono una schiappa eccc…..

son sempre le prime cose che penso, ma per una volta scendiamo giù dal nostro trono!, perché non è vero che non siamo all’altezza , forse ci sentiamo troppo in alto e non ci vogliamo accomunare all’umiltà dell’imparare ridendo di noi e facendolo con gli altri.

Infatti dopo tutte le manfrine, quando chiedo:

  • ma, scusa , hai mai provato????-

la risposta è sempre la stessa

NO.

Alla fine dei giochi quella è la parola che ci sospinge all’ignoranza, allontanandoci in maniera

Poco nobile e silente dalla vita.

E come diceva Arbore

In una vecchia ma sana trasmissione …

 
NOSCE TE IPSUM 3

L’uomo ha bisogno di conoscenza,
stimola ed eleva il suo conoscere attraverso lo studio.
Deve proferire lauree ed alti titoli se vuole emergere.
fatti non foste a viver come bruti………”
Decanta il divin poeta nell’opera madre.
L’essere umano non ha bisogno di conoscenza,
è conoscenza!
Quello che conosci è matrice di quello che sei,
per questo è importante e doveroso
non interrompere il flusso chiamato sapere.
È come se smettessimo di mangiare…
Ma vorrei soffermarmi su ciò che viene
considerata oggi come conoscenza:

apprendere , sapere, avere piena cognizione o esperienza di qualcosa”
Facoltà di intendere e di ragionare.

Beh, basta una definizione per far crollare un mondo come le torri un tempo erette sull’ora ground zero.

Sai se fosse veramente così quanti dottori, docenti ,preti vescovi, politici e manager( quelli son micidiali)
Sarebbero automaticamente eliminati dalla casa del grande fratello!

E con loro tutti i nostri manager e politici
Interiori, esercitati su chi nella nostra scala ci è sotto

Semplicemente evidenziando l’ultima parte,

avere piena cognizione e esperienza.

Perché si attivi in sistema cognitivo,
regolato e sperimentato attraverso i sensi devi aver
VISSUTO IN MANIERA PROFONDA
ciò di cui stai parlando E devi averlo fatto tuo
Compreso nel senso di preso con te, che è differente dal capito con la testa ovvero archiviato in qualche scatola e usato come teoria al momento che ne hai bisogno per il tuo scopo personale

Ecco perché la teoria non si trasmette
e non suscita scambio e attenzione come il vissuto,
che pìù semplicemente è fonte di bellezza come contenuto di verità

Certo non è facile, ma in fondo chi ha mai detto che la Vita lo è,
e perché l’uomo si ostina nel vederla e cercarla così?

C’è solo una parola che risponde al quesito
paura”…
E per l’appunto già pronunciarla ci fa scorrere un brivido sulla pelle;
qualcuno dirà,- cosa sta dicendo questo pazzo?!?!
io non ho paura-, oppure, - sì mi attanaglia costantemente e non so che pesci prendere-
Beh, ci sono tanti modi per assecondare la paura,
uno è quello di trasmetterla sotto forma di avviso cautelativo:
-era mio figlio; il fumo uccide; i funerali del papa…..
Personalmente preferisco:
è nato fulgenzio; il fumo salva la vita a chi ti assilla di smettere, preghiamo per il papa perché vada dove deve andare.
Le paure non vanno né evitate, né esasperate,
vanno solamente accolte, con la bellezza del sentirsi vulnerabili, imperfetti,tremolanti, insicuri e lanciati in un body jumping che non tarderà a riportarci su.
Sennò a forza di non cedere la diga sarà piena, la struttura cederà e quantità di emozioni latenti innonderanno il nostro paese che pensavamo
tanto bello e ben costruito, ciò darà luogo al mondo sommerso e per riportarlo alla luce saranno dolori.
Differente può essere l’approccio se affrontiamo (o ci mettiamo nelle condizioni di farlo) i nostri piccoli freni giornalieri.
Ascoltiamoci, quando vorremmo dire una parola in più al nostro capoufficio,
ascoltiamoci, quando abbiamo il desiderio di buttarci in pista e ci vergogniamo perché non sappiamo ballare,
ascoltiamoci, quando c’è il karaoke quello è micidiale!
Sembra che per cantare bisogna essere per forza Giorgia o Ligabue…
Anche la voce si sviluppa col provare
E Qualcuno dirà….
  • io sono stonato come una campana!-
intanto le campane non sono stonate,
sennò non le avrebbero messe in cima ad una chiesa come richiamo alla preghiera,
poi , penso che lo stonato non esista proprio.
Forse lo chiamerei più chi non vuole intonarsi ,
vedi come cambia il punto di vista!
Si d’accordo conosco la famosa frase:
non mi riesce, non ho tempo, non sono all’altezza ,
ho i bambino sui foco
sono una schiappa eccc…..
son sempre le prime cose che penso, ma per una volta scendiamo giù dal nostro trono!, perché non è vero che non siamo all’altezza , forse ci sentiamo troppo in alto e non ci vogliamo accomunare all’umiltà dell’imparare ridendo di noi e facendolo con gli altri.
Infatti dopo tutte le manfrine, quando chiedo:
  • ma, scusa , hai mai provato????-
la risposta è sempre la stessa
NO.
Alla fine dei giochi quella è la parola che ci sospinge all’ignoranza, allontanandoci in maniera
Poco nobile e silente dalla vita.
E come diceva Arbore
In una vecchia ma sana trasmissione …
meditate gente meditate



  da "ARTICOLO POETICO"
i libro della 5 settima




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