martedì 7 febbraio 2017

TRAFITTo DA UNa SORELLa

TRAFITTo DA UNa SORELLa

pensavo tu fossi animata dalla lotta al potere
pensavo che avremmo combattutto fianco a fianco fino alla fine
pensavo di potersi fidare come un giuramento da cavaliere
da braccio a braccio cinto nel cuoio

pensavo tu fossi la minifestazione di quella luce nel piano terreno
pensavo e ti avevo insignito di quel ruolo che nel mio nel mio cuore 
si chiama in sanscrito DHARMa ...

te l'ho anche scritto simpaticamente e l'hai affisso nel tuo ufficio ,
controlla il chiodo perché sta vacillando...

ricorda quello è il tuo archetipo e se stavolta non capisci ciò che vuole dire
non venire a chiedermelo perchè non mi prodighero' in spiegazioni sul tuo e nostro male che io sono ancora qui a cercare di dipanare ma che capisco
 spetta solo a me e a me da solo,
tutto l'altro che volevo condividere con la mia presunta lei e le mie amicizie si arresteranno a questo punto a cui io devo da ora cambiare valore

e da qui in poi terapia lo dovro' chiamare
e siccome non è alla pari con nessuno 
mi dovro' far pagare, io per questo ho un prezzo 15 eu
dal tronde anche battiato in un suo illuminante pezzo dice
"i mantra e gli hare hare a mille lire "

io mi illudo troppo e ancora che esista qualcuno come me !
o che mi possa seguire fino in fondo !

siete rimasti in pochi ma prevedo che nel proseguo
da qualcun altro io possa venire tradito, 
si è così che mi sento e qui scrivo e dissipo i motivi
prodotti da questo mio turbamento

era già successo di essere cresciuti insieme
e ce l'ho scritto su un tuo messaggio accanto alle mie cose più care
quello che ho portato con me dal monte ed ora sono tutte
in attesa di un nuovo ordine in questo piccolo immenso spazio
in alto di questo ottavo piano

qui siamo io e il duomo e ci guardiamo in faccia
e ci scambiamo esperienza,

lui è li immobile da millenni
io sono qui inamovibile su delle ultime decisioni
che mi producono libertà e salute 

ho dovuto ergermi in lucidità e sbaragliare l' ignoranza di careggi
ho dovuto non mollare di un passo e manifestare in una ritrovata forza
il mio dissenso con ciò che oggi degrada e ridicolizza il lavoratore
anche nella contestazione io vengo tacciato come fomentatore e qui le testuali parole

"in relazione alla rispetto delle disposizioni aziendali : ha più volte espresso il rifiuto di attenersi alle disposizioni aziendali relative ai rendicontazione settimanale delle presenze; incita gli altri colleghi a non rispettare tali indicazioni."

(come vedi non sanno nemmeno scriveree siccome sono un operaio nemmeno rileggono e correggono ! )

se avvisare dei compagni di lavoro su ciò che mi sta succedendo da anni,
avvisandoli di prestare attenzione ai termini contrattuali è essere fomentatore , allora si io lo sono ! e lo sono sempre stato !
ieri sera aprendomi con mia madre le dissi ...
mi ricorda quando ti chiamarono alla niccolini e ti dissero
"suo figlio è un sovversivo , un rivoluzionario, aizza la classe contro di me" !!!
ma cosa ha fatto di così tremendo ?
mi ha chiesto sfacciattamente , - ma lei come la pensa ?-
e tutta la classe si, sii, mestra ci dica lei come la pensa !!!!ahaha...

io signori sono stanco nel cuore ma pur sempre disponibile al vulnerabile
sono trafitto nell' addome ma pur sempre fedele e partecipante
sono rifiorito nell'anima a cui chiedo di innondarmi
delle sue salde e stabili vibrazioni 
e soprattutto in certe parole non c'è più rancore
ma solo dispiacere e poi la successiva pace
che spero venga ad avvolgere tutto ciò che ancora nuoce
sorretto da quell' ignoranza che ancora aimhè ...sproloquia
distrugge l'opera madre e mai tace .

massimo


da "AL TEMPo CONTEMPLo" VOL II  


 


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