LA STRADa
Che fatica piccola mia,
cara,dolce , maledetta,
splendida fatica,
mi accorgo sempre di
più che ho bisogno di te
mi accorgo sempre di
più che sarei disposto a tanto,
e non lo dico tanto per
dire,
non è una pazzia che
si nasconde dietro la parola innamorare.
Ammesso poi che
innamorarsi significhi allontanarsi dal reale,
perché francamente su
questa cosa qua nutro qualche dubbio.
Si d’ accordo
l’innamoramento è una condizione particolare,
misteriose alchimie
cambiano completamente il tuo sentire,
il tuo modo di
percepire la realtà,la tua capacità di concentrazione,
la tua efficienza
nell’azione, la tua affidabilità nei confronti delle persone, il
peso che dai ad ogni situazione, l’intensità che provi
cura e mette in secondo
piano ogni bassa emozione.
È uno stato interiore
che ti fa sentire diverso
e a momenti non
riconoscerti più,
come se non ti
appartenesse, come se avessi assunto qualche sostanza stupefacente,
qualcosa che ti
stupisce in ogni istante
e ti porta oltre le tue
più rosee aspettative
E ‘ qui che avviene
il dramma…….
Abbiamo sempre cercato
,
anzi viviamo ogni
giorno,
spendiamo notti
d’intenso sogno ,
alla ricerca di questa
bellezza,
da tempo dimenticata,
messa in qualche cassetto, oppure controllata e intrappolata in una
utilitaria alla quale ogni tanto facciamo un tagliando,
e quando arriva e
cominciamo a percepirne gli effetti,
non ci crediamo…..
sentiamo la bellezza di
ogni cosa,
la leggerezza, il
frizzio e la brezza,
e diciamo no, non è
possibile……
ogni giorno andiamo a
giro a lamentarci,
che la vita fa schifo,
che la vorresti diversa,
se fossi…se avessi….
Se potessi….
E poi quande accade,
sei tu il primo a fare
un passo indietro
l’uomo è veramente
un essere strano….
Colui che non conosce
niente,
e che contiene
in sé poco di sano
e probabilmente è
questo il motivo
le forze vitali che
sono gli affluenti della parola amore
lo spaventano fino al
punto di non poterle ritenere
e considerare come
proprie.
Ciò che risana,
riattiva, rivitalizza, che spinge oltre,
che fa dire poesie, o
anche castronerie viene ritenuto e definito pericoloso e sulla base
di questo allontanato.
Stiamo allontanando la
vita che viene a cercarci
poi ci lamentiamo
perché non l’abbiamo riconosciuta
quando ha bussato alla
nostra porta.
Ma sulla base di cosa
le nostre scelte ricadono sul mollare?
E’ bella ,
parlare con lei è dare
un senso al tempo che trascorri,
il suo sguardo è un
idromassaggio,
il suo sorriso è una
botta d’adrenalina,
ma……….
C’è un treno da
prendere, c’è qualcosa da mollare,
c’è da dire agli
altri che anche tu hai contratto la sindrome dell’amore,
c’è qualcosa di cui
ti vergogni e ti devi giustificare,
c’è tutto un mondo
nuovo da scoprire,
e c’è che non puoi
sapere se l’ emozione che provi
la potrai mantenere e
ci potrai veramente contare.
Beh, la risposta è
semplice …….
Certo che no!
Non potrai mantenere
quell’idillio di sensazioni,
non potrai essere
circondato da quell’intensità di emozioni
ma è anche sciocco
pensare che possa accadere
e ciò la dice lunga
sulla maestria che abbiamo nel non vedere
l’unica cosa che hai
trovato e che hai sentito e quindi anche nel non crederci ne sei
certo , è quella cosa che a momenti ti fa dire ………come sto
bene quando c’è lei…
e che appartiene a te ,
è già tua, ma senza di lei ,
non ci credi e non lo
sai ,
in parole povere lei è
la chiave per aprire
quello scrigno che
custodisce il tesoro chiamato avvenire
e se non la vivi non lo
potrai mai sapere
solamente pensare a
questo a me da particolarmente noia,
pensare che ho
rinunciato ad una cosa , di cui non ho certezze,
non ho punti fermi, non
posso né programmare, né saperne le conseguenze a prima vista può
sembrare logico e saggio.
Ma se ci pensi bene e
magari provi a riportare la situazione a una condizione pratica le
cose cambiano radicalmente.
Sei per la prima volta
alla guida di una macchina …….
Come fai ad essere
sicuro,
Come fai ad avere punti
fermi ,
come fai a pensare alla
spesa mentre guidi,
se tu pensassi
veramente e con intensità a quello che potrebbe succedere ,
continueresti a guidare?
L’unica cosa che
pensi ma ancora non conosci è che è facile,
tutti lo fanno e per
questo sei certo di imparare
certo guidare il cuore
è un po’ diverso e comunque in questo contesto
ancora riesci.
È usare il cuore come
veicolo che diventa difficile
E ti spinge a
rinunciare perché lui ti porta ma tu scegli di andare…
dove va lo decide lui e
a te rimane,
il frenare,
l’accelerare, lo sbandare,
e dentro tutto ciò il
cercare di rimanere in strada
e qualche volta anche
uscire
quella è l’unica
cosa certa
“ LA STRADA”
a te rimane il come
percorrerla ,
a momenti non la
riconosci e dici di no.
Magari ti sembra che
hai scelto
e l’hai evitata, può
essere che per un po’
stai o credi di stare
anche bene
e senza nemmeno troppe
pene.
È solo una questione
di tempo,
il tuo adattarti e
cercare il facile , il conosciuto ,il sicuro,
sta per cedere, e
affondare nel sentirsi soffocare e allora sarai scaraventato di nuovo
sulla strada che in realtà non hai mai lasciato.
Riavrai il tuo tratto
da percorrere,riavrai le tue difficoltà da affrontare e forse
stavolta sarai anche disposto a scoprire come fare.
Che cos’è che hai
cambiato rispetto a prima…..sembra niente
Sembra che , (e ti
sembrerà un bel po’) sarai stato fino ad allora fermo, avrai
perso tempo prezioso, avrai fatto tanto ma raccolto niente e anche
questa è un ignobile menzogna,
in realtà tutto ciò
che hai fatto ha creato in te una sana , vera e preziosa
consapevolezza
e sarà proprio lei che
farà la differenza……
perché quando in buona
misura sai chi sei,
più o meno cosa vuoi e
di cosa hai bisogno
e che per ottenerlo c
‘è un prezzo da pagare
ogni giorno,
sicuramente rimarrai
sulla strada
e sarai più disposto a
percorrerla
e proprio grazie a
questo rilassamento graduale,
forse riuscirai un po’
alla volta a trovare uno spazio
per sentirne il gusto
e a momenti ti potrai
anche divertire.
IV libro I settima
futuro "CERCo LA MIA LEi" VOL II
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