martedì 7 febbraio 2017

LA STRADa


LA STRADa





Che fatica piccola mia,

cara,dolce , maledetta, splendida fatica,

mi accorgo sempre di più che ho bisogno di te

mi accorgo sempre di più che sarei disposto a tanto,

e non lo dico tanto per dire,

non è una pazzia che si nasconde dietro la parola innamorare.

Ammesso poi che innamorarsi significhi allontanarsi dal reale,

perché francamente su questa cosa qua nutro qualche dubbio.

Si d’ accordo l’innamoramento è una condizione particolare,

misteriose alchimie cambiano completamente il tuo sentire,

il tuo modo di percepire la realtà,la tua capacità di concentrazione,

la tua efficienza nell’azione, la tua affidabilità nei confronti delle persone, il peso che dai ad ogni situazione, l’intensità che provi

cura e mette in secondo piano ogni bassa emozione.

È uno stato interiore che ti fa sentire diverso

e a momenti non riconoscerti più,

come se non ti appartenesse, come se avessi assunto qualche sostanza stupefacente,

qualcosa che ti stupisce in ogni istante

e ti porta oltre le tue più rosee aspettative

E ‘ qui che avviene il dramma…….

Abbiamo sempre cercato ,

anzi viviamo ogni giorno,

spendiamo notti d’intenso sogno ,

alla ricerca di questa bellezza,

da tempo dimenticata, messa in qualche cassetto, oppure controllata e intrappolata in una utilitaria alla quale ogni tanto facciamo un tagliando,

e quando arriva e cominciamo a percepirne gli effetti,

non ci crediamo…..

sentiamo la bellezza di ogni cosa,

la leggerezza, il frizzio e la brezza,

e diciamo no, non è possibile……

ogni giorno andiamo a giro a lamentarci,

che la vita fa schifo, che la vorresti diversa,

se fossi…se avessi…. Se potessi….

E poi quande accade,

sei tu il primo a fare un passo indietro

l’uomo è veramente un essere strano….

Colui che non conosce niente,

e che contiene in sé poco di sano

e probabilmente è questo il motivo

le forze vitali che sono gli affluenti della parola amore

lo spaventano fino al punto di non poterle ritenere

e considerare come proprie.

Ciò che risana, riattiva, rivitalizza, che spinge oltre,

che fa dire poesie, o anche castronerie viene ritenuto e definito pericoloso e sulla base di questo allontanato.

Stiamo allontanando la vita che viene a cercarci

poi ci lamentiamo perché non l’abbiamo riconosciuta

quando ha bussato alla nostra porta.

Ma sulla base di cosa le nostre scelte ricadono sul mollare?

E’ bella ,

parlare con lei è dare un senso al tempo che trascorri,

il suo sguardo è un idromassaggio,

il suo sorriso è una botta d’adrenalina,

ma……….

C’è un treno da prendere, c’è qualcosa da mollare,

c’è da dire agli altri che anche tu hai contratto la sindrome dell’amore,

c’è qualcosa di cui ti vergogni e ti devi giustificare,

c’è tutto un mondo nuovo da scoprire,

e c’è che non puoi sapere se l’ emozione che provi

la potrai mantenere e ci potrai veramente contare.

Beh, la risposta è semplice …….

Certo che no!

Non potrai mantenere quell’idillio di sensazioni,

non potrai essere circondato da quell’intensità di emozioni

ma è anche sciocco pensare che possa accadere

e ciò la dice lunga sulla maestria che abbiamo nel non vedere

l’unica cosa che hai trovato e che hai sentito e quindi anche nel non crederci ne sei certo , è quella cosa che a momenti ti fa dire ………come sto bene quando c’è lei…

e che appartiene a te , è già tua, ma senza di lei ,

non ci credi e non lo sai ,

in parole povere lei è la chiave per aprire

quello scrigno che custodisce il tesoro chiamato avvenire

e se non la vivi non lo potrai mai sapere

solamente pensare a questo a me da particolarmente noia,

pensare che ho rinunciato ad una cosa , di cui non ho certezze,

non ho punti fermi, non posso né programmare, né saperne le conseguenze a prima vista può sembrare logico e saggio.

Ma se ci pensi bene e magari provi a riportare la situazione a una condizione pratica le cose cambiano radicalmente.

Sei per la prima volta alla guida di una macchina …….

Come fai ad essere sicuro,

Come fai ad avere punti fermi ,

come fai a pensare alla spesa mentre guidi,

se tu pensassi veramente e con intensità a quello che potrebbe succedere , continueresti a guidare?

L’unica cosa che pensi ma ancora non conosci è che è facile,

tutti lo fanno e per questo sei certo di imparare

certo guidare il cuore è un po’ diverso e comunque in questo contesto

ancora riesci.

È usare il cuore come veicolo che diventa difficile

E ti spinge a rinunciare perché lui ti porta ma tu scegli di andare…

dove va lo decide lui e a te rimane,

il frenare, l’accelerare, lo sbandare,

e dentro tutto ciò il cercare di rimanere in strada

e qualche volta anche uscire

quella è l’unica cosa certa

“ LA STRADA”

a te rimane il come percorrerla ,

a momenti non la riconosci e dici di no.

Magari ti sembra che hai scelto

e l’hai evitata, può essere che per un po’

stai o credi di stare anche bene

e senza nemmeno troppe pene.

È solo una questione di tempo,

il tuo adattarti e cercare il facile , il conosciuto ,il sicuro,

sta per cedere, e affondare nel sentirsi soffocare e allora sarai scaraventato di nuovo sulla strada che in realtà non hai mai lasciato.

Riavrai il tuo tratto da percorrere,riavrai le tue difficoltà da affrontare e forse stavolta sarai anche disposto a scoprire come fare.

Che cos’è che hai cambiato rispetto a prima…..sembra niente

Sembra che , (e ti sembrerà un bel po’) sarai stato fino ad allora fermo, avrai perso tempo prezioso, avrai fatto tanto ma raccolto niente e anche questa è un ignobile menzogna,

in realtà tutto ciò che hai fatto ha creato in te una sana , vera e preziosa consapevolezza

e sarà proprio lei che farà la differenza……

perché quando in buona misura sai chi sei,

più o meno cosa vuoi e di cosa hai bisogno

e che per ottenerlo c ‘è un prezzo da pagare

ogni giorno,

sicuramente rimarrai sulla strada

e sarai più disposto a percorrerla

e proprio grazie a questo rilassamento graduale,

forse riuscirai un po’ alla volta a trovare uno spazio

per sentirne il gusto

e a momenti ti potrai anche divertire.




da "NEL CORSo DEL TEMPo" 
IV libro I settima  

futuro "CERCo LA MIA LEi"  VOL II



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