domenica 26 ottobre 2014

RICORDa CHI ERAVAMo





RICORDa CHI ERAVAMo

Ricorda chi eravamo, l'ordine più semplice che un Re possa dare.
Ricorda perchè siamo morti.

Lui non desiderava tributi o canzoni

 o monumenti o poemi di guerra e coraggio, 
il suo desiderio era semplice,
 ricorda chi eravamo. 
Così mi ha detto. Era la sua speranza.




Se un'anima libera dovesse arrivare in questo luogo

 negli innumerveli secoli di la da venire, 
possano tutte le nostre voci sussurrarti dalle pietre senza età:

"và a dire agli Spartani viandante che qui secondo la legge di Sparta noi giaciamo"

E così il mio Re è morto e i miei fratelli sono morti appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio Re, criptiche parole di vittoria. Il tempo gli ha dato ragione, perchè da greco libero a greco libero si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa hanno dato la vita non solo per Sparta ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione

Ora qui su questo aspro frammento di terra chiamato Platea le orde di Serse affrontano la loro disfatta. Li davanti i barbari si raccolgono è nero il terrore che afferra saldo i loro cuori con dita di ghiaccio. Conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani.



E ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10mila Spartani alla testa di 30mila liberi greci. Le forze del nemico ci superano di sole tre volte, buon segno per tutti i greci.

Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto lo si possa immaginare . Dite grazie soldati a Re Leonida e ai prodi 300,

ALLA VITTORIAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa



il discorso del re di sparta che inneggia al prode LEONIDA 
affinchè i cuori degli spartani siano votati al cuor raggio ...


da "ERE EROICHe"
quarto libro terza settima 


 

Nessun commento: