INTo THE WILD
Tempo fa scuotevo il
capo
Tempo fa non mi tornava
qualcosa
Un sussurro in testa
cercava spazio
Continuava a dirmi:
non può essere tutto
qui
solo a volte riuscivo a
sentire
chiaramente quel
richiamo
tutte le altre veniva
sovrastato
dalle voci dei rumori
intorno
quanto è forte la voce
del cemento
quanto è assordante il
ferro percosso
quanto è irritante il
ronzio dei veicoli
se non sei sopra ti
vien da dire…
ma dove corrono
se sei sopra ti vien da
dire…
perché non si muovano
ma in realtà cambia
poco
non puoi far altro che
rimanere sull’altalena
ed oscillare ancora un
pò
il sussurro diventava
un urlo
ma la mia attenzione
catturata
dal mondo che corre non
poteva sentire
allora decisi di
muovermi
verso luoghi dove c’era
più silenzio
dove la natura fa
sentire le sue calde armonie
volevo un posto
migliore
per poter dar ascolto
al mio mormorio
interiore
lì catturato dal
paesaggio dimenticai
il motivo del mio
viaggio
non sentivo più l’urlo
ancora una volta non
avevo dato ascolto
ancora una volta avevo
perso il senso
intanto la voce da
dentro
si stava evolvendo
non si faceva più
ammaliare
e soddisfare da sole ,
aria , e verde terra
voleva me
voleva il mio tempo
voleva il mio ascolto
ancora una volta
ricominciò ad urlare
improvvisamente ci
trovammo
faccia a faccia in uno
specchio
che non permetteva più
di illudersi
mi disse che presto
saremmo dovuti tornare
e che ciò che entrambi
stavamo cercando
stava nelle pieghe fra
catrame e cemento
lì mi resi conto del
prossimo passo
e che il viaggio….
a volte è necessità,
a volte è fuga, a
volte è scoperta ,
a volte è paura , a
volte è sopravvivenza,
a volte è tenerezza, a
volte è conoscenza ,
a volte è timidezza, a
volte è ignoranza,
a volte è vergogna ,a
volte è fame ,
a volte è urgenza, a
volte è salvezza
sempre è la spinta
leggera di una morbida brezza
che dovunque tu vada
soffia lentamente
cercando di colmare la
distanza
con quello che di te
non mente
da "RIFLESSI DA DENTRO"
quinto libro prima settima
Nessun commento:
Posta un commento