lunedì 7 marzo 2011

La FENICe

La FENICe


Cumuli di cenere sbarrano il passo

È la superficie che devia
L’intensità del sentire

Ali pesanti non consentono
Al corpo di librarsi in aria

E resto lì in cerca di gravità da vincere
nella lealtà di un reale confronto

Il mio volo è uno scrigno forgiato
Nel freddo di una lava che cerca l’uscita

Racchiuso nella sensazione
di una vecchia e stanca fenice
Che si agita nel profondo di me stesso

La felicità non può affiorare da un dovere
Ma da un ‘espressione liberata
dal coraggio di manifestare

immerso in un immenso abisso
in attesa di una spiaggia alla quale approdare

scoprirò la sabbia fredda che gela i miei piedi
e il calore del sole per poterli riscaldare



da: "RIFLESSI DA DENTRO"
5° libro ancora non edito

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