lunedì 23 febbraio 2015

OCCHi CHE RIDONo



OCCHi CHE RIDONo 

in ogni tuo giorno

 incontri degli occhi 

nessuno si può esimere

da quell’incontro

che porta al redimere

e porta  con sè un fardello

 di essere quello specchio

 ancora troppo bello 

la luce iridescente

è ancora gemma latente  

nella pupilla

si eclissa ciò che in cielo

è già una stella 

a volte sono ombrosi

quelli dei bei tenebrosi 

a volte son discreti

quelli di coloro che timidamente

 nascondono segreti 


a volte malinconici,

quelli degli attori

dei musicisti e dei comici

a volte pieni di ira

quelli di coloro che attaccano
 per difendersi dalla paura 

a volte accondiscendenti

son coloro che non possano occuparsi in pieno

dei dolori e degli stenti 


tutti sono additati

a quella umana vita

che nel suo cuore è già  scienza


e chi la vive saldo

con gli occhi già sorride

 e in  quella strada irta

ascende  la coscienza


da"ORDINe OPERANTe"
VII libro V settima



il piccolo  mata

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