INSIDE
LOOK 3 “il valore dell' errore”
Be, raga
qui si rischia di diventare monotoni, ma va la, ve lo dico, siete
“bravi”
ma la
“monotonia” che stiamo cercando non è la bravura, anche perché
personalmente
penso che
la bravura nemmeno esista.
Mio padre
che qualcuno di voi conosce di fama, mi dice sempre
“quando
mi dicono bravo mi sento un soprammobile”
Il dilemma
della bravura, questa è un'altra delle cose che mi sono sempre
chiesto.
Perché
andiamo sul personale per valutare un’ azione che sostanzialmente è
strutturale,
perché
usiamo definizioni che toccano profondamente l’emotivo quando
imparare è una cosa che riguarda principalmente la mente e il fisico
?
perché
chi fa canestro, chi passa bene la palla, chi ha buoni fondamentali
deve essere qualcosa in più di quello che ancora li deve imparare ?
e per giunta seguendo la sua personalissima strada.
ognuno di
noi ha delle caratteristiche, ognuno di noi ha dei tempi,
e ognuno
di noi recepisce a suo modo.
Questo, se
ci portate un attimo l’attenzione lo potete vedere già da ora,
l’allenamento ed il riconoscimento sono le chiavi
della crescita,
e sono
anche i due pilastri del continuo miglioramento.
Il
successo ed il fallimento sono i metri delle vostra valutazione sia
individuale che collettiva.
La nostra
società funziona così chi raggiunge il successo è bravo chi non
riesce a farlo è un coglione (e come vedete anche da word, tutti lo
pensano ma non è dato dirlo)
Questa
è una terribile menzogna a cui bisogna urgentemente apportare le
appropriate modifiche.
Voi state
imparando grazie all’alternarsi del successo e del fallimento,
della vittoria e della sconfitta, del canestro e dell’errore. Se
non esistesse l’errore non esisterebbe il riconoscimento
L’
errore è colui che ci riporta a terra immediatamente, colui che ci
ridimensiona,
colui che
ci dà la misura delle cose.
E in
questo mondo per opinione personale ridimensionarsi è la cosa più
importante.
Ecco
quindi che l’errore diventa un nostro prezioso alleato,
Non è
assolutamente da evitare ma è necessariamente da vivere.
Quindi non
cercate di non sbagliare togliendo spazio all’esperienza, unica e
vera cosa che fa migliorare. Non abbiate vergogna a provare per
sperimentare i vostri spazi e i vostri limiti,
unico modo
per poter scoprire i vostri margini,
fate dell’
errore un amico da seguire e poi da salutare
magari
ringraziando di ciò che è riuscito a portare.
Ma un
attimo ancora, voglio provare ad entrare ancora più “INSIDE”,
tanto se
sbaglio stavolta sono tutelato ; )
Portate un
attimo l’ attenzione a quella sensazione che vi prende quando
sbagliate,
e rimanete
un attimo lì con lei …come vi sentite …non è gradevole è…..
quella è
un'altra cosa molto delicata che viene toccata solo quando errate,
infatti il più delle volte ci si incazza quando si sbaglia, la
rabbia è la difesa di quella delicatezza …
è qui
che l’errore assume ancora un altro importantissimo ruolo, quello
di EDUCATORE
nel vero
senso della parola EDUCARE dal lat EDUCERE che significa “TRARRE
FUORI”
“l’errore
ci mette nelle condizioni di far crescere le nostre piccole emozioni”
da "INDIDE LOOK" lo sguardo dentro il gioco
libro scritto nei tre anni di allenamento con il gruppo lilly
a luciano dopo una sconfitta vincente ;)
mata #27
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