quanto mi piace la vita vissuta così...
quanto ogni momento,
scelto da una crescente libertà,
concede spazio nuovo di conoscenza e felicità,
quanto dolore alle dita nel cesellare quell' intarsio
per poterci arrivare,
quanto nel momento in cui intagliavo il legno
ho messo via l' arroganza di dover capire,
quanto i falegnami osservavano il mio imperfetto rimuovere,
e quali fra quelli che impartivano consigli,
o ti munivano dell' attrezzo giusto per operare, dover seguire...
quanto il disporsi all' incertezza è stato prezioso e funzionale,
quanto sposarsi l'inadeguatezza ha spalancato le porte del sentire
dissolvendo nel corso dell' opera
la rabbia e la solitudine
inibitori di quella luce nascosta
dietro le mille maschere delle paure...
solo affermando questa disponibilità,
si accede al silenzio e alla profondità...
solo coltivare quel condiviso
può illuminare quella smorfia
da:"INSTABILITà RIASSESTANTI"
libro non ancora edito della terza settima
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