mercoledì 11 aprile 2012

ADDIo CELIBe

ADDIo CELIBe

L’addio al celibato
Un saluto, un abbraccio, e via in sella allo scooter

Per le vie della città che sbaglia mira
Quella che continua a sparare
ma che non puoi più chiamare centro
Quanto corrono, non riesco a stare dietro
Va beh, non sono mai stato un mostro di velocità
Ma stavolta con tutto l’impegno li perdo…
sento che li sto perdendo,
e realizzo che non fanno più parte di me
si…. uno ci prova,
non vuole ammettere ,non vuole rinunciare
al ricordo delle cazzate
della giovinezza , della brezza , delle bevute
degli scherzi, delle risate, delle ragazze,
degli imbrocchi, delle figure di …..
fa di tutto perché quel ricordo
non si disperda

sembra che il tempo non abbia avuto gli stessi ritmi
ha creato distanze, ha creato diversità
ha creato quello che mi serviva
ed ora non riconosco più la mia città

stranger in town
ricordi quelle note passate
mai come ora così affiorate
così chiare , così semplici, così intransigenti

l’orologio segna il passare dei secondi,
dei minuti, delle ore …….
Ma il tempo è un altra cosa

Ed ora

vivono ad altri ritmi, seguono altri obbiettivi,
parlano in aritmie quasi incomprensibili….
No, non è un fatto di argomenti,
e nemmeno di momenti …lo sai bene
ne abbiamo passate delle belle
è un fatto di frenesie , di corse,
di frequenze , di danze, di lontananze,
di pietanze , di carne e verdura
di chi molla e di chi non dura
di quello che tieni e quello che puoi dare
e di come soffia oggi il vento che
ci viene ad accompagnare
ci porta su isole diverse
e non lo puoi fermare
come la malinconia di quel qualcosa da lasciare
che tornerà a sorridere quando
alzerà gli occhi e riconoscerà che tutto
è parte dello stesso mare


da:"RIFLESSI DA DENTRO"
libro ancora non edito della prima settima 

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