LA
MISERIa DELLA TEORIa
C’e
qualcosa che frena
Non
permette di gustare
È
illusione è fobia
Sei
uno schiavo di teoria.
Sempre
pronta la risposta
Non
permette quell’entrata
Toglie
spazio elettrizzante
Alla
splendida giornata
Tutto
pare conosciuto
Di
umiltà non v’è parvenza
Presunzione
che frenata
Per
la povera coscienza
Non
v’è ascolto, non v’è scambio
Il
tuo orto non dà frutto
Mangi
,mangi e non v’è spazio
Per
il nuovo, che par brutto.
Il
tuo occhio non è attento,
guarda
solo il conosciuto,
quello
studio, quel cervello
come
giuda t’ han tradito
ecco
il ladro, è qui la spia
doppio
gioco che t’inganna
spenge
luce d’allegria
dell’ardore
della fiamma
non
permesso è l’imprevisto
c’è
paura dell’ignoto
se
il controllo è sì quel posto
dove
tutto è peso e vuoto.
La
saggezza è utopia
In
un mondo che va a pezzi
Ma
che fare è colpa mia
Se
son tutti pesi e vecchi
Abbandona
quel lamento
Di
bugia ti sei stancato
Fatti
forza è sì pur tuo
Questo
mondo che c’han dato.
Con
gli schemi non s’aggiusta
Non
aspiri e non conquisti
Forza
sporcati le mani
Cogli
i danni, affronta i rischi
E
ricorda che fu detto
E
non venga mai scordato
La
sapienza vien dal volgo
Non
dall’attico incantato
Cara
nonna mi diceva
Sul
suo monito rifletto
La
ragion che in bocca aveva
Su
cui oggi mi diletto
Non
c’hai voglia, non sta a te
Dai
ragazzo schioda il culo!
Se
comandi e fai da te
Servi
il mondo come un RE
da "PERLE SUL FONDO"
I libro I settima
da "PERLE SUL FONDO"
I libro I settima
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