LA MATTINa
La
mattina rinasce,
dopo
un periodo d’abbandono si risveglia in me il gusto di una alzata
mattutina,
è
un momento per cui vale la pena durare quella iniziale fatica del
tirarsi su
se
mi abbandono al sonno e cedo al canto trascinante dell’apatia
non
permetto a quelle lievi fiammelle presenti di farsi sentire…
è
da loro che si può costruire una intera giornata,
chiare,
piccole, ma immense come capacità latenti
è
necessario, sano, e consigliato creare intorno a loro uno spazio
perché
il fuoco divampi con la sua potenza, con i suoi vortici,
con
la sua creatività…..
e
così si realizzi tutto il fare che si manifesta in un crescendo di
quel calore
solo
di mattina si può attivare,
solo
quando tutto tace si può sentire
solo
quando tutto è fermo puoi muovere quel piacere
è
impossibile riuscire a mantenerlo nel caos del giorno,
troppo
deboli ancora le forze del coesistere nella lucidità
che
si vanno affievolendo col passare delle tue ore
che
si vanno inquinando col viaggiare in quel mare
troppo
sporadici e poco nutrienti i punti di ristoro
piano
, piano cedi alla noia, alla tristezza, al lamento
incoscientemente
e in maniera crescente
si
va a dipingere sul tuo volto la curva
di
quell’unico e arcano tormento
e
allora che la mattina sia l’allenamento,
sia
il ritrovo, sia il ristoro, sia lo spunto, sia l’ipirazione,
sia
lo stampo di una prossima forma, sia l’ormeggio di un prossimo
centro
sia
la forza di una prossima potenza, sia la decisione di una prossima
scelta,
e
poi ci sarà pur un motivo se quando mi alzo
l’unico
suono che affiora con i primi raggi del sole
è quello degli uccellini che celebrano
la nascita di un nuovo giorno
da "SONO UN POETA" terzo libro prima settima
ancora non edito