IL COMPENDio DELLa
MALATTia
Tutto ciò è
regolato dalla legge di causa ed effetto, in oriente chiamata Karma. La si deve
considerare in realtà come prodotta (nella vita formale del pianeta) da cause
remote, celate nella mente di Dio. Le cause cui potremo ascrivere malattia e
morte non sono che l’operato di principi fondamentali che governano — bene o
male, chissà —la vita di Dio nella forma, e destinati a restare incomprensibili
sino alla grande iniziazione cui diamo il nome di Trasfigurazione. Per tutto
questo studio tratteremo cause secondarie, con i loro effetti e fenomeni
prodotti da quegli effetti soggettivi originati da cause per noi
incomprensibili perché troppo profonde. Bisogna ammetterlo e capirlo. È quanto
di meglio l’uomo possa oggi fare, con le doti mentali di cui dispone. Quando
l’intuizione è rara, e la mente poco chiara, perché pretendere con arroganza di
capire ogni cosa? Val meglio coltivare l’intuito e conseguire l’illuminazione.
Allora si capirà. Allora si avrà diritto alla conoscenza divina.
Quanto sopra
esposto ci basterà, e saremo in grado di enunciare leggi e principi tali che l’umanità,
seguendoli, potrà superare la coscienza della forma ed essere immune da quel trionfo
della morte e da quello stato di malattia che oggi prevalgono nella
manifestazione planetaria.
Lo studio delle
cause delle malattie sarà ripartito in tre sezioni, abbandonando il desiderio,
comprensibile ma futile, di conoscere la mente divina:
I. Cause
psicologiche.
II. Cause derivanti
dalla vita collettiva.
III. Cause
karmiche.
Ne otterremo un concetto
generico (altro per ora non si potrebbe) sulla presenza della malattia nel
genere umano e, in parte, fra gli animali. Ciò compreso, il problema sarà più
chiaro e potremo considerare i metodi per curare meglio quegli effetti
spiacevoli. Chi studia l’Arte di Guarire ricordi inoltre che la si può
esercitare in tre modi, tutti ugualmente validi, secondo il livello evolutivo
del paziente.
Primo: applicazione
di palliativi e lenitivi che gradualmente curano il male e allontanano
le condizioni
nocive; essi riorganizzano la forma e rafforzano la vitalità, sì che il morbo viene espulso. Le scuole
allopatica ed omeopatica, con altri vari sistemi terapeutici, come l’osteopatia
e la chiropratica, ne sono buoni esempi. Hanno compiuto un lavoro sano ed efficace,
e l’umanità deve molto alla saggezza, alla perizia, all’abnegazione dei medici.
Essi sono sempre impegnati in condizioni urgenti ed effetti pericolosi di cause
che non appaiono alla superficie. Secondo questi metodi, il paziente è in mani
estranee, ed è passivo, quiescente, negativo.
Secondo: i sistemi
della psicologia moderna, che stanno affermandosi, e che cercano di agire sullo
stato soggettivo, e curare gli atteggiamenti errati della mente, quelle
inibizioni, psicosi e complessi che causano mali esterni, stati morbosi e patologie
neurotiche e mentali. Questi metodi insegnano al paziente a cooperare quanto
più gli riesce con lo psicologo, per comprendere bene se stesso e sradicare le
condizioni interne coattive che producono il male esterno. Lo si educa ad essere positivo e attivo, e
questo è un gran progresso nella giusta direzione.
La tendenza a
combinare le cure psichiche e fisiche è giusta e opportuna.
Terzo: evocazione
dell’azione positiva dell’anima metodo più elevato e più nuovo. La vera
guarigione sarà in futuro ottenuta facendo si che la vita dell’anima fluisca
libera e senza ostacoli in tutti gli aspetti della forma. Essa vi infonde
allora il suo potere vitale, ed elimina congestioni e ostruzioni, cause feconde
di malattia. Sono cose su cui riflettere a lungo.
DAL TRATTATO DEI
SETTE RAGGI
guarigione esoterica IV volume
“alice bailey”
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