lunedì 24 ottobre 2011

I DUe MONDi

I DUe MONDi

L’uomo non considera i due mondi di cui
Potrebbe essere tranquillamente definito
L’unico animale non aderente

Nessuno più di lui si allontana dall’equilibrio

Nessuno come lui disobbedisce alle leggi

Nessuno quanto lui si sente alieno del mondo terreno

Il suo continuo opporsi al flusso
Mettendo la testa sotto alle onde più grosse

È urlo che si agita nel suo profondo
E disperato trascina sempre più in fondo

questa diabolica creazione della non vita
non può metterlo al riparo
dalle compensanti latitanze

che spesso nel nostro mondo
equivalgono a catastrofi planetarie
dalle enormi conseguenze

La continua abrogazione di ciò che può agire
Sta portando ad un lento ed irreversibile morire

Tutto volge il suo dolce sguardo
al piccolo mondo emotivo
mai riconosciuto

E lui che chiama e attrae a sé tutta la materia

e crea quell' autorevole rimprovero
Del padre, che senti averti abbandonato
E vedi come sconosciuto

La vita non è casuale
È Responsività e magnetismo

Finchè i mondi non collaboreranno
A quella armonizzazione chiamata pace
Saremo subordinati a coloro che sia in politica che in magia
Si nutrono di quelle verità nascoste
Tanto comode a colui che delega
E tanto redditizie a chi vende sogni
ed occultismo produce



da: "AL TEMPO CONTEMPLO"
primo libro ancora non edito
della terza settima

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